La centralità che attribuiamo alla CURA può e deve essere il nuovo paradigma su cui fondare le relazioni tra uomini e
donne.
L’urgenza di cambiare uno schema culturale ancora prevalente, nonostante i profondi e significativi cambiamenti
intervenuti nella legislazione e nel costume, viene gridata quotidianamente dagli efferati episodi di violenza di genere
che insanguinano le cronache e ci pongono severi interrogativi.
Abbiamo dato, infatti, questa lettura ad una rilevante novità registrata tra le azioni promosse per l’otto marzo:
la presenza e la partecipazione organizzata degli uomini, che hanno dichiarato “LA VIOLENZA MASCHILE
SULLE DONNE MI RIGUARDA, CI RIGUARDA”.
Un radicale cambio di schema, a cui hanno contribuito diversi gruppi, come UOMINI IN GIOCO, di cui fanno parte
numerosi soci del GEP.
Potremo cercare insieme nuove parole e nuovi pensieri che generino strade di incontro, condividendo riflessioni sui
SEGNI NON INNOCENTI
LA VIOLENZA DI GENERE ORGANIZZA LE NOSTRE VITE
Martedì 16 marzo alle ore 18,30 con Rosy Paparella
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