Continua la riflessione con i maestri di pace avviata l’anno scorso, raccontando l’avventura di Alberto Manzi.
Il maestro Manzi, del quale lo scorso anno si è celebrato il centenario della nascita, è spesso conosciuto per la sua conduzione televisiva della trasmissione “Non è mai troppo tardi” con la quale dal 1960 al 1968 ha permesso a moltissimi italiani analfabeti, con una didattica innovativa per l’epoca, di imparare a leggere e scrivere.
Manzi, che il maestro ha continuato a farlo per tutta la vita, ha avuto una storia piena di curiosità, interessi, impegno militante in ambito educativo anche oltre i contesti scolastici ancora tutta da scoprire.
È stato, infatti, soprattutto un maestro di pace ma tutt’altro che pacifico, perché sapeva sempre e dovunque, (anche fuori dei contesti nazionali) prendere posizione contro ciò che riteneva ingiusto e minacciasse o negasse il diritto di ognuno ad essere pienamente sé stessi fossero bambini, adulti, anziani, assumendosi ogni volta eticamente le responsabilità delle sue “disobbedienze”.
L’avventura di Manzi, che è stato anche scrittore di romanzi per ragazzi tradotti in molte lingue (Orzowei, Grogh – storia di un castoro), verrà raccontata martedì 28 gennaio alle ore 18,00 presso la Biblioteca dei Ragazzi di Bari (Parco 2 Giugno) da testimone d’eccezione, il professor Roberto Farnè che da anni cura una approfondita ricerca sulle esperienze pedagogiche e educative di Manzi e autore del volume “Alberto Manzi. L’avventura di un maestro”.
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